Ecclettica intelligenza. Il libro di Saran ci mostra il valore della nostra Castelfranco

Mi sono persa molte volte dentro a libri dall'ospitalità rurale, tra pagine fatte di antica saggezza, di senso del dovere, di grande concretezza nelle cose della vita. Percorrevo la storia convinta che le prime città, o borghi aristocratici, non mi sarebbero mai appartenuti. Poi un giorno lessi il libro sui Riccati, della Castelfranco intellettuale e della cultura nella marca del settecento europeo, e più leggevo, più comprendevo che la storia, se non viene diffusa attraverso i libri o la stampa degli atti di qualche convegno, vola via come il vento dalla memoria dei cittadini. 

Ci ha pensato lo scrittore Giancarlo Saran, con un excursus esemplare, a rendere noto al lettore quanto è stato fatto e quanto ancora si potrebbe fare nella nostra città per valorizzarne il patrimonio culturale. Lo ha fatto con gli occhi di chi non c'è più, ma che ha lasciato un'eredità encomiabile dal punto di vista politico, sociale, scolastico, economico, musicale e vi assicuro che ho sottolineato moltissime righe nel libro, con gli appunti ai lati, per non dimenticare nulla. Una fucina di sapere e valori da acquisire nel tempo per confrontarsi con le generazioni che hanno sperimentato un vasto crogiuolo di alterne vicende, nel tentativo di decifrare il mistero della vita umana. 

Ed ecco apparire nella copertina del suo libro, il ritratto di un uomo illustre che dietro ad una cravatta rossa in abito d'ordinanza rigorosamente nero, nasconde un cuore, un impegno per la vita a tutto tondo, dal mondo sociale al commerciale, dal finanziario al culturale. E senza illusioni politiche.

L'autore Giancarlo Saran ci parla, quasi paradossalmente rispetto al momento storico "covidiano" che stiamo vivendo, quasi come una distopia, una beffarda contraddizione, del bello di una Castelfranco fuori dagli slogan che, grazie a personaggi come il Marchetti, lascia i valori ai giovani del futuro, i nostri figli. A partire da questo libro potremo senza dubbio, riprogrammare il futuro. Saran apre lo sguardo sullo scenario di una città davvero seducente, popolata da personaggi intelligenti ma anche lungimiranti e fortunati, posso aggiungere. "Gli indifferenti a qualsiasi aspetto della nostra città che non sia prettamente utilitaristico, possono astenersi dal leggere questo libro. Non ne capirebbero lo stimolo essenziale per il pensiero e l'azione" (cit.). E' lui stesso, il Marchetti protagonista, ad insegnare a concentrarci sul come trasformare un problema o un momento difficile in qualcosa da ricostruire. Con iniziative di lancio, con idee che si vaporizzano e si concretizzano, con i saldi rapporti umani. E mai questo libro mi è sembrato così attuale. Perchè la storia di una banca, è la storia economica di un paese. Perchè la storia di una famiglia borghese è la storia di tutti noi cittadini castellani. Perchè l'impegno nel volontariato con le associazioni, è la storia che rende nobile e magnanimo l'uomo. Perchè la storia borghese e aristocratica è servita a dare inizio, anche se  a pur momentanei coaguli di una vita fluida, ad un'altra vita che pulsa in aperta campagna, non come ombra della prima ma come stimolo più ecologico, diremmo oggi, per essere "alla Thunberg". 

Sono sicura che la leva della cultura, al di là di ogni colore politico, potrebbe essere una mossa vincente per la nostra Castelfranco. Lo sa benissimo l'autore dott. Saran, noto nella castellana, che le dita non bastano per contare almeno altri dieci personaggi illustri ed emblematici del secondo dopoguerra. Hanno fatto grande la Marca. Hanno reso la vita più interessante. Li ha riportati in un calendario della nuova annata pronto per la produzione. Ora si tratta di aprire le quinte e cercare le opportunità. Senza dispute sterili o perditempo. Io partirei dalla lettura di questo libro. 

Angelo Aldo Marchetti : Un borghese illuminato. Affresco di un'epoca 
autore Giancarlo Saran 

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