L'orto botanico di PADOVA
Ci sono drammi irreparabili e tragedie che nessuna "cura" può guarire. Ma perfino dentro l'orrore bisogna cercare qualche germoglio superstite, una gemma da accudire, per testimoniare l'eterna resistenza della natura, unica forza in grado ancora di rigenerarci nei momenti più disperati.
E' per questo che consiglio a tutti la visita al meraviglioso e antichissimo Orto Botanico di Padova, patrimonio dell'Università di Padova e dell'Unesco. Dove antico e moderno si abbracciano morbidamente. In modo preponderante rappresenta un luogo metafisico nel quale ci si scopre solitari sognatori.
La pazienza, la costanza e la precisione necessarie per il mantenimento dell'orto botanico siano per i miei pazienti, lo spunto a non lasciarsi andare, a continuare a germogliare.
Il profumo del cedro o della magnolia dalla presenza imperiosa e la fresca brezza che attraversa ogni minuscola foglia, durante la vostra passeggiata, siano l'esempio di quanto la natura possa aiutare a guarire. Mai la filosofia della cura delle piante ha smosso così tanto il mio amore amore per la vita.
Qui nell'orto, puoi sentirti pervadere inizialmente da una delicata "Huzun", una malinconia che rasenta il sublime. Ma poi si gode una vista che toglie il respiro e quieta le burrasche dell'anima.
Qui nell'orto, puoi sentirti pervadere inizialmente da una delicata "Huzun", una malinconia che rasenta il sublime. Ma poi si gode una vista che toglie il respiro e quieta le burrasche dell'anima.
Passeggiavo mano a mano con la persona che amo e percorrevo il viale di sassolini che scricchiolavano sotto ai sandali. C'era un silenzio surreale. Solo i nostri respiri facevano rumore.
Tra il Ginko Biloba e la palma di Goethe si leggeva la storia delle piante officinali, curative di molte malattie in passato e dalle quali derivano tutt'oggi molti farmaci. Tra le piante si prova la sensazione di aver trovato con estrema facilità il nostro posto al mondo. E guardando i tronchi degli alberi secolari, piantati più di quattrocento anni fa, non si può non rimanere a bocca aperta.
Tra il Ginko Biloba e la palma di Goethe si leggeva la storia delle piante officinali, curative di molte malattie in passato e dalle quali derivano tutt'oggi molti farmaci. Tra le piante si prova la sensazione di aver trovato con estrema facilità il nostro posto al mondo. E guardando i tronchi degli alberi secolari, piantati più di quattrocento anni fa, non si può non rimanere a bocca aperta.
Come nella vita poi, così nel giardino, le sfumature sono tutto. I colori possono rappresentare il nostro stato d'animo. Lasciatevi catturare dai toni del verde estivo, dalla forza vibrante, che anche sotto le nuvole grigie è sempre brillante e prezioso come uno smeraldo. E' sempre sotto un cielo mutevole che si prendono decisioni importanti.
Ci sono diverse panchine nel percorso e adagiandovi il capo si può viaggiare con lo sguardo tra i rami più alti, che se baciati dal sole, ci parleranno. Io ricordo quando da bambina saltavo da un pino all'altro, di ramo in ramo, con mia sorella, per raccogliere le pigne. Quel profumo di resina mi è rimasto appiccicato addosso.
La particolarità dell'orto consiste nella sua forma circolare e nella divisione degli spazi in molte "stanze" separate, con anticamere, corridoi e improvvise aperture. Come se attraversarlo fosse un rivivere le esperienze della vita.
Nella moderna serra della biodiversità, i tessuti delle foglie tropicali sono come una densa crema. Qua e là, qualche raro fiore di specie a me sconosciuta, non può che farti penetrare in un sogno. Avvertirai una fascinazione per il verde tutto. Respirerai ossigeno puro. Sarà una medicina potentissima.
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