Piacere! Mi chiamo Rosa Budino

D'accordo mi presento.
Mi chiamo Rosa, Rosa Budino, non ridete vi prego. Non ne posso più delle risate soffocate alla pronuncia del mio insolito cognome. Grazie papà per non esserti chiamato "Caccaro", "Cazzolani", "Troietto" o "Bontemponi"... Amici d'infanzia con dei complessi esistenziali onnipresenti.
Dunque ho quarant'anni e abito in una grandiosa città' del Nord Italia. Quattro figli, tre ex mariti, un cane, due gatte e una migliore amica: inseparabile consigliera Ebe, nonchè vicina di casa.
So a cosa state pensando: un tantino sfortunata in amore miss Budino!. Ma... Sopravvivo, anche e soprattutto con i mantenimenti degli ex fedifraghi. Così imparano!.
Sono una psicologa single, o forse dovrei dire singolare, sui generis, tormentata da un unico problema: la mia folgorante passione per i tacchi a spillo. E' una costosa passione che non fa quadrare i miei budget, mi crea l'ansia da shopping compulsivo  e mi costringe a non accontentarmi del mio stipendio da docente.
Colleziono look da manager in carriera (nel mio armadio la monotonia cromatica e' spaventosa), e scarpe. Lucide, in pelle, con strass, senza e .... Rigorosamente con tacco dodici.
Nonostante io sia una indescrivibile sbadata, "sfigata", direbbero a casa mia volgarmente, il mio 110 e lode scritto in bella vista sulla pergamena incorniciata nella mia camera da letto, ogni mattina, al risveglio, mi ricorda che forse valgo qualcosa. Del dottorato, del master e della scuola di specializzazione, meglio non parlarvi, magari dopo aver letto le mie avventure, potreste chiedervi quale famigerata Università' si è permessa di titolarmi dottoressa. Ebbene, nonostante tutto questo "popo'" di titoli, sono ancora alla disperata ricerca di un lavoro. Perché tra l'essere una psicologa e il fare la psicologa, passa una bella differenza. Una grande passione per il lavoro nel primo caso, una "botta di culo" nel secondo. Con un trentotto di taglia, di fondoschiena ne ho ben poco. Scherzi a parte, vi voglio raccontare alcune rocambolesche avventure alla pazza ricerca di un posto fisso, o anche precario, ma a stipendio sicuro.
Vi assicuro che di lavoretti se ne trovano tanti qui al nord. Sapete quali sono, a mio modesto parere, gli ingredienti per il successo? Un look sobrio ma sensuale, un paio di tacchi misura dodici, abbondante femminilità, eleganza, un sorriso perennemente stampato, una dose di ironia e un pizzico di irrazionalità'. Credetemi, funziona. E non significa regalarsi al datore di lavoro, capito?.
Sapete che un giorno, mi sono improvvisata personal trainer?, Ma quasi ci ho rimesso le penne.
Ho vestito anche i panni della wedding planner, dopo essere stata a letto con lo sposo (mio migliore amico) la sera prima del matrimonio che gli ho organizzato.

Mi sono immedesimata in una venditrice di auto usate, solo per poche ore, per colpa di una sventola in minigonna ascellare, che mi ha soffiato il posto.
Ho finto di essere una quotata pasticcera (e per sbaglio ho vinto il concorso grazie ad una mousse al cioccolato squisita).
Fare la baby sitter e' stato molto facile. Con quattro figli a carico avuti dal mio ex marito, il mio curriculum materno non lasciava spazio a dubbi.
Lo so che le mie bislacche avventure, poco si addicono ad uno status conforme a sobrietà, riservatezza, senso del pudore, di una seria psicologa. Sarà per questo che non ho ancora trovato un lavoro!. Io non sono nulla di tutto ciò!. Scherzo.
L'ironia mi appartiene come la fede al dito che tengo gelosamente in bella vista all'anulare sinistro.
La donna sposata e magari con figli già cresciuti, dà garanzie di assoluta sicurezza rispetto alla single in carriera. Ipocrisia. Ma andiamo avanti.
I datori di lavoro sanno che non rischiano con te, che non chiederai mai giorni per malattia dei figli o per chissà quale maternità anticipata. Sanno che non chiederai congedi per allattare nè per viaggi di nozze. Vali molto di più e costi molto di meno.
Gli uomini poi, se non sono in crisi di astinenza sessuale, ti stanno alla larga, perchè con la fede al dito è come se avessi scritto in fronte "brava persona,lava, stira e tace, prego uomini girate l'angolo".
Ho l'anello al dito?: il territorio è marcato, non rompetemi le scatole insomma.
Ma torniamo alle mie bizzarre avventure.
A.A.A cercasi quarantenne in tacchi a spillo è l'annuncio che ho cercato senza tregua sulle riviste di offerte lavoro di tuttocittà. Ne ho trovato solo uno. La datata quarantenne non attrae più, se non come M.I.L.F.(Mum I'd like to fuck) ma allora tenetevi il vostro posto di lavoro!.
Convinta che le quarantenni possano ispirare eccome, vi volevo descrivere 1001 modi per sopravvivere alla crisi. Non certo alla crisi economica, a quella ci pensano i politici, ma alla crisi dei sorrisi,alla crisi del fascino e della seduzione in cui molte quarantenni non si riconoscono più, alla critica sindrome da indivanati, alla crisi esistenziale. Lavorare, fare esperienze è utilizzare al massimo la propria intelligenza, prendere coscienza dei propri limiti, migliorarsi... è Essere Felici.
Tra mille idee, ho partecipato ad un casting come attrice in lingua inglese e inventato il massaggio all'anguilla. Altro che raccapricciante! Il massaggio all'anguilla e' così corroborante che l'ho dovuto brevettare. Un successo, e tutt'ora lo pratico in qualche centro estetico.
La designer d'interni sarebbe stata la mia grande passione. Peccato che la signora Tini, proprietaria della villa che ho rimodernato, sia ancora protagonista dei miei incubi!.
Ebe, e' riuscita a farmi cambiare parte del guardaroba con dei capi coloratissimi e a fantasie optical. Ma maledetta me che ho voluto indossarli durante le prove generali di canti natalizi, in chiesa, dove erano tutti vestiti di nero.
Ho imparato che nella vita gli uomini sono pericolosi ma le donne possono esserlo ancor più; che non farò mai la cameriera in albergo e che se non sproniamo i giovani d'oggi a rimboccarsi le maniche, tra una decina d'anni vivremo in un paese di fannulloni.
Non dimenticherò mai che pestare una cacca di cane è tutt'altro che un portafortuna e che le signore col cappotto verde, spesso nascondono segreti inimmaginabili.
Amo La Rosa, il rosa e tutto quanto profumi di rosa o abbia a tema le rose (sembra uno scioglilingua). Colleziono penne, matite e segnalibri. Vivo, mi immergo, affondo nella lettura. 
Ora vi lascio alla, spero piacevole lettura, delle mie disavventure, e vi rimando al prossimo ultimo post, in cui vi racconterò come è andata davvero a finire ogni storia.

(Tratto da A.A.A.Cercasi quarantenne in tacchi a spillo)
Ispirato a fatti realmente accaduti.

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