Una domenica a Villa Chiminelli


L'avevo vista solamente con gli occhi di una vent'enne. Villa Chiminelli, a pochi chilometri da Castelfranco Veneto, dove sono nata, mi sembrava semplice allora, sobria e di poco valore. Ricordavo i colori accesi degli affreschi e il pavimento alla veneziana che confondeva il mio sguardo, quel lampadario di Murano "eccessivo" che chissà quanto tempo ci avrebbe messo mia madre per pulirlo. Non avevo notato i dettagli, i volti dei personaggi affrescati, nemmeno il putino che regge il pisellino, sulla volta dell'antrone come per benedire chiunque entrasse. Non ricordavo neppure chi fosse il Veronese nè mi affascinava il cinquecento. 
Ieri ho visto Villa Chiminelli con gli occhi di una ultra quarantenne. Un delizioso edificio appartenuto a veneziani benestanti dove ricchi elementi decorativi la qualificano come luogo di musica e svaghi letterari. 
Gli occhi sono caduti in ogni dettaglio, dagli strumenti musicali, alle decorazioni sulle porte che davano continuità all'affresco, festoni di verdura e frutta, gli stemmi delle famiglie, i colori dei drappi e i dettagli della morte di Lucia Macchion, concubina di Francesco Soranzo ahimè.
Ho ammirato i meravigliosi lampadari di Murano scoprendo che Era Francesco Chiminelli un collezionista d'arte e acquistava all'asta. Il lampadario del salone lo ha acquistato dall'architetto Jappelli, l'architetto del caffè Pedrocchi. Mi immagino come l'abbiano trasportato. 
Siamo stati in visita ancora una volta con Veneto Segreto, che organizza eventi culturali in luoghi poco conosciuti del Veneto. La guida, Caterina, con trasporto emotivo e coinvolgente, ci ha illustrato ogni dettaglio. Avrei voluto scattare ancora più foto ma volevo concentrami sui contenuti più che sulla forma. 
Fu Francesco Soranzo, nella metà del 1500 a commissionare la Villa ad uso di canonica dopo aver scritto al vescovo di Treviso Monsignor Corner, che la canonica era fatiscente. Quando la guida ha nominato Corner mi sono stupita perchè io abito proprio in Via Corner, e la famiglia veneziana bazzicava in quel di Loreggiola (frazione di Loreggia in provincia di Padova). I Corner sono i Cornaro.
Nel 1852 la villa passò ai Tiepolo e dal 1944 è dei Chiminelli.  Tristissimo scoprire che con la guerra mondiale, la Villa è passata in mano ai tedeschi che hanno dato una mano di calce sopra a tutti gli affreschi ora rinvenuti con diffcoltà. 
Mi sento di dire che ogni felicità è propria per la sua età. Ma che la maturità ti fa cogliere la bellezza con gli occhi, metterla nel cassetto delle esperienze e darle un valore che ti fa apprezzare maggiormente il presente.  


Nella foto sotto la guida Caterina, di Veneto Segreto. 
Il giardino all'italiana, composto e geometrico ha attirato la mia ovvia attenzione. Mi interesso di giardinaggio da molti anni e ho costruito un piccolo eden nel mio di casa. 
Nell'ampio spazio esterno, nei rustici dell'ala ovest della Villa  sono custoditi reperti che formano il museo conciario, il museo agricolo e il museo contadino. Da vedere assolutamente. 



Sotto, affresco appartenente a Paolo Veronese.















La decorazione in terretta gialla evidenzia al centro lo stemma Soranzo. I capitelli sono Corinzi.




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