LA PAUSA DI RIFLESSIONE NON FUNZIONA

Siete in crisi con il vostro partner e pensate a una pausa di riflessione? Ve lo dico subito, non funziona.  Alcuni psicologi non sono d'accordo con me perché la pausa, secondo loro, è un banco di prova per la vita due, ma voglio spiegarvi invece le ragioni del mio "no, non lo fate".

La pausa di riflessione spesso sposta solo il problema dove le ombre del domani hanno già iniziato a proiettarsi. Lo spazio non va fatto fuori ma dentro di sé e la pausa non incontra né il rispetto del prendersi cura di sé né il rispetto del prendersi cura della coppia; è un atteggiamento egoistico e liberatorio. Una ventata d'aria fresca che passa velocemente come il temporale. Per alcuni, una fuga dal dolore per un tuffo nel piacere, tra le lenzuola di qualcun altro, che poi se ci piacerà di più, la decisione sarà più facile.  

Per recuperare un rapporto bisogna confrontarsi in modo diretto affrontando le proprie paure che fanno  parte della nostra storia personale. Uno stop temporaneo alla relazione diventa una maschera per nascondere i problemi che tanto poi emergeranno di nuovo ingannando e illudendoci che si possa tornare ad amare. Amare come in quel finale sempre atteso, con l'identica emozione di quando ci si è conosciuti.   

I dati dimostrano che la pausa riduce la possibilità che la crisi evolva in modo positivo anzi prepara la strada alla rottura. "No no, non ci siamo lasciati, è solo uno stop". Ma quale stop? E' già una falla. Che brutte le illusioni. Ti fanno staccare da terra leggera per poi lanciarti nel vuoto come una valanga impetuosa.

E poi diciamo la verità, la pausa di riflessione sostituisce il coraggio di dire basta per paura di ferire o per senso di colpa quindi è una soluzione di comodo. Serve per convincersi che  "se stiamo bene anche da soli ci lasciamo altrimenti ci riavviciniamo".  Ma che bugie ci vogliamo raccontare per riscrivere in capitoli tutta l'esistenza della nostra vita?

I problemi si risolvono in due. Insieme ci si difende, insieme ci si scontra, insieme si litiga in modo costruttivo.

E poi vogliamo dirlo? La pausa alimenta il conflitto perché raramente è presa di comune accordo. Del resto scegliere l'indipendenza temporanea è meglio che essere abbandonati. Fa meno male. Non ci si schianta di fuori, ma si uccide l'altro dentro piano piano. E allora sono "guerre mondiali". 

Fanni Guidolin 
Consulente Sessuale 

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