IL LAMENTOSO

Quanto difficile è stare insieme a un uomo che si lamenta in continuazione ? Difficilissimo e, per molte donne, impossibile. È così che assisto a relazioni che vanno letteralmente in frantumi. La lamentela costante è un grande dispendio di energia fisica e psichica che coinvolge e contagia. La visione negativa di ogni situazione impedisce di vedere prendere forma ogni possibile soluzione ai problemi. Anche l’apprezzamento delle cose belle della vita è ostacolato dall’ingresso, per il lamentoso, in un circolo vizioso che blocca letteralmente il soggetto. In psicologia si chiama profezia che sì auto avvera. È un po’ come se pensassimo che un esame ci va male dopo aver studiato moltissimo. Quel professore ci sta antipatico, non abbiamo finito i capitoli e siamo convinti che prenderemo un voto bassissimo. La nostra mente mette in atto automaticamente una serie di meccanismi comportamentali e mentali ma anche delle azioni, che sicuramente porteranno un esito negativo. Questa è una profezia che si auto avvera. Ora, un conto è un esame e un conto una serie di problemi comuni in una relazione affettiva, che diventeranno insormontabili e costanti per il lamentoso. Le reazioni di amici e familiari in primis saranno quindi la fuga, l’allontanamento e l’isolamento. I sentimenti di rabbia e ansia che caratterizzano il lamentoso danno fastidio e di certo non lo aiutato ad emergere da questo empasse.   

Cosa può fare la compagna quindi, per correre in aiuto prima che la passione si spenga del tutto? Innanzitutto vi dico cosa non bisogna fare. Non dovete regalare battute per sdrammatizzare che potrebbero rendere irascibile e ancora più lamentoso il partner. Le nenie saltano su come pulci affamate. Non sollecitatelo ad uscire di casa dicendogli di godersi la vita perchè otterrete l’effetto opposto. Lui continuerebbe a sentirsi incompreso e giudicato e ciò lo imprigionerebbe in un ginepraio.  Ma attenzione! Come descrivono molti psicoterapeuti,  il lamentoso si pone in una condizione di vittima ma alla fine è lui il carnefice. L'orgoglio umiliato cerca rivincita! E siete fritte. Lasciargli aperta la porta dello sfogatoio può andare bene ma poi bisogna sapergli mettere dei paletti e dare uno stop ai lamenti. Allontanatevi subito da lui con la promessa di tornare dopo un po', quando avrà smesso di lamentarsi. Ripetete questa azione più volte aggiungendo la frase "vado a ricaricare le pile che mi hai consumato". E tornate felici e sorridenti da uno spazio tutto per voi. 

Invalidando tutte le aree della sua vita e della vostra, trascina la relazione alla separazione. Non sarà facile fargli capire, con l’aiuto di un terapeuta, che la vita e gli eventi si possono cambiare con coraggio di Re-azione. Ah... le forme stravaganti di ribellione non funzionano. 

Fanni Guidolin, Infermiera e Consulente Sessuale 


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