Ritratto di una generazione

Quella di Cindy Lauper (Girls Just To Have Fun 1984) anticipava di vent’anni la generazione 2000, ventenni di adesso, che sembra vivano l’amore senza alcun complesso. Si scattano selfie postando foto e stories su Instagram in pose sexy e commentando a favore della bisessualità, quale esperienza da provare senza scandalo. Il pudore si ritira e si scioglie come la neve e le giovani generazioni sanno separare il sesso dai sentimenti. Il corpo è liberalizzato, basti pensare ai tatuaggi, ai piercing, alla chirurgia estetica precoce, un corpo pensato anche per farsi accettare. Il corpo non è espressione di una identità ma un mezzo, uno strumento che consente di prendere maggiormente l’iniziativa senza imbarazzo. E anche guardare un film porno con il fidanzato è diventato normale. Per fortuna mi viene da dire, che c’è un occhio di attenzione al piacere sessuale. Impensabile fino a qualche anno fa. 

Dalle richieste di aiuto che mi giungono attraverso le pagine social che gestisco, la difficoltà maggiore è riconoscere la solidità di una relazione. Sembra un dettaglio, ma i giovani di oggi si sono persi quei passaggi rituali che segnavano le tappe di un progetto, come il fidanzamento ufficiale, l'anello (a meno che non sia da mostrare su Instagram con un reel strappalacrime), l'incontro delle due famiglie (ormai viventi su mondi diversi nemmeno paralleli) .

Si sono persi anche i preliminari. Non solo nella relazione ma anche nell'approccio sessuale. E i dati parlano chiaro. Sono in aumento le donne che non raggiungono l'orgasmo durante il rapporto (o che lo fingono 34%) e sono in aumento le convivenze veloci, senza progettualità, con un "viviamo alla giornata che domani non si sa" sulla bocca di tutti.  Colpa della pandemia? Anche. Abbiamo provato sulla nostra pelle cosa significasse l'angoscia dell'incertezza, il non poter programmare, progettare il futuro anche prossimo. 

Insomma tutto il contrario del desiderio, che invece richiede pazienza, esitazione, gioco, ritmo. Come ho detto prima, il culto dell'efficacia del risultato si trova nel porno (ed è in aumento l'accesso dei vent'enni ai siti porno) che prescrive l'obbligo quasi, di essere a tutti i costi super, tagliare il traguardo come in una performance sportiva. Le ragazze fanno l'amore pensando a ciò che potrebbe piacere al loro ragazzo, imitando quanto vedono nei film senza preoccuparsi di se stesse.

Il romanticismo ? Oh sì, anche se il ragazzo è quello conosciuto su facebook e mai incontrato vis a vis. C'è, per fortuna, un grande investimento emotivo da parte delle ragazze. E per quanto siano alimentate dal cinismo sentimentale di libertà alla Sex In The City, desiderano il lieto fine della loro relazione personale. Perchè tutte vorrebbero sentirsi dire, alla fine, "Scusa ma ti voglio sposare" da un bellissimo principe azzurro con un milione di followers. 

E per finire...il nuovo Graal? Diventare l'amante del proprio amico e l'amica del proprio amante, per trovare la terza via dei sentimenti nell'amicizia amorosa, che comincia dalla passione ma va oltre. Da demonizzare ? A voi la sentenza. 


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