Voglio un bacio profondo
Avrei voluto anch'io fare l'osculologa. La scienziata che studia i baci grazie alla filematologia ovvero la scienza del bacio. L'ho scoperto smanettando sulla tastiera del computer con la solita frenesia compulsiva.
Le donne lo amano, lo acclamano, lo desiderano. Il bacio profondo è, non solo uno scambio di intenzioni e sentimenti ma anche uno scambio chimico, ormonale, istantaneo. Messaggi neuronali che pochi conoscono. Aumenta l'autostima in chi lo riceve. Nato dai cavalieri medioevali per scoprire se le loro mogli avessero bevuto, il bacio profondo cela, dall'adolescenza all'età senile, molte pieghe indecifrabili, lati misteriosi che suggeriscono inattese profondità o nascondono inaudite fregature. Consiglio di leggere il libro "L'arte del bacio" di William Cane. Un bacio profondo può far nascere una storia d'amore o troncarla sul nascere.
Eppure gli studi mettono in luce l'abbandono di questa romantica pratica nelle coppie consolidate e dopo i cinquant'anni di età. Si usa meno la lingua, per spiegarlo in parole semplici. Il bacio diventa uno stampo rapido e sintetico, e più profondo solamente come preludio di una attività sessuale già diradata nelle coppie insieme da decenni.
Ossitocina, endorfine e testosterone. Questi ormoni e molecole si scatenano nella donna durante il bacio alla francese. E inizia così la lubrificazione vaginale, che aumenta in proporzione alla durata del bacio e all'eccitazione conseguente. Molti uomini non sono a conoscenza di questo meccanismo (e nemmeno molte donne) eppure sarebbe tutto più semplice, anche un coito doloroso. Un bacio appassionato, con le mani che avvolgono il volto in carezze leggere, la lingua che esplora in circuiti rotatori e il respiro che si fa intenso e corre via via parallelo al tocco sempre più pesante, sono i migliori preliminari per una donna. Però ricordiamolo che l'eccesso di trucco, una dentatura poco curata, l'alito pesante e la lingua che esplora la gola sono frenanti. Ce lo spiegano alcuni studiosi della University of Pennsylvania.
Ma perchè lo hanno definito bacio "alla francesce"?
La spiegazione è molto controversa tuttavia sembrerebbe essere apparsa la prima volta nel 1642 in un romanzo erotico francesce la frase "Baiser à la florentine". Dava la maternità fiorentina (e quindi italiana non francese) al bacio profondo. Soldati inglesi nella prima Guerra Mondiale avrebbero tradotto florentine con francaise rubando la paternità al termine. Nel "Dictionnaire èrotique moderne", di Alfred Delvau nel 1864 il bacio alla florentine era descritto come uno sfioramento di lingue e piccoli mordicchi delle labbra, preludio coitale.
Che si tratti di lievi sfioramenti linguali o arrotolamenti più articolati le donne il bacio profondo lo desiderano comunque. Me lo hanno confessato ieri, durante la mia rubrica "Sex In The Garden" su Instagram. Il sondaggio era incredibilmente eclatante (98% delle intervistate): al diavolo gli ottantamila batteri scambiati nel bacio (studio 2014). La donna vuole sentirsi bella, amata, desiderata e "scelta", e con il bacio profondo, il partner glielo può dimostrare ogni giorno.
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